Daniele MORETTI
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* 21/8/1971 Roma Mezzapunta
Il genietto romano è tra i simboli del Grande Piacenza di Cagni, e indiscutibilmente uno dei giocatori più amati
dalla tifoseria per quella somma rara di qualità tecniche e attaccamento alla
causa. Ma il rapporto con il Piacenza non è stato sempre idilliaco, per
questo ragazzo pescato giovanissimo a Roma e portato nella nebbiosa Emilia.
Cresce tra collegio e giovanili, poi nell’ottobre 1988 ecco l’esordio in
prima squadra con Catuzzi.
Totalizza 14 presenze in B con cui si mette in luce, Rumignani lo impiega con cautela ma il talento inizia
a emergere chiaramente. Arriva Cagni, è la prima frenata brusca: Moretti è
militare e non è sempre disponibile, il tecnico lo fa giocare pochissimo. Tra
i due inizia un rapporto intenso, a volte difficile, in cui Cagni veste
spesso i panni dell’educatore. Lo fa crescere come uomo e come calciatore,
qualche volta lo lascia in panchina, sempre più spesso gli dà fiducia. Basso
di baricentro e svelto di gambe, illumina con giocate anche spettacolari che
spesso mettono i compagni in condizione di segnare. Il 1994/95 è il suo
miglior campionato in assoluto per qualità e continuità, ma nella rivoluzione
dell’estate 1995 resta schiacciato tra i nuovi nomi del centrocampo e ha
sempre meno posto. Diventa spesso la soluzione a partita in corso, o in caso
di emergenza, e con Mutti
la tendenza si accentua. Sfrutta bene le poche occasioni che ha, anche nello
spareggio di Napoli, poi fa una scelta dolorosa: voglio giocare, vado via.
Pescara non sarà una tappa fortunata, rientra ma si trova davanti un
monumentale Stroppa: è il canto del cigno della sua
lunghissima avventura biancorossa. Prosegue con Siena, Castel di Sangro (4
stagioni) e Pro Vercelli, poi torna in provincia sciorinando la sua classe
sui campi dilettantistici fino oltre i 40 anni. Appesi gli scarpini al
chiodo, si dedicherà soprattutto al settore giovanile nel Pro Piacenza e poi
per due anni nel “suo” Piacenza. Lascia nel 2020, contestualmente
all’ingaggio di Di
Battista come responsabile dell’area tecnica, per concentrarsi
sull’Academy da lui stesso fondata. |