Nicola CACCIA
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10/4/1970 Castello di Cisterna (Na) Centravanti |
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Sbarca
in Emilia, dove ritrova l’amico Di Francesco,
al termine di un lungo giro di mercato legato alla cessione di Inzaghi al Parma. Ha caratteristiche di seconda punta,
in carriera non ha mai segnato tantissimo, ma Cagni
lo sposta al centro del suo tridente viste le difficoltà (anche fisiche)
dell’ariete Cappellini. È una scommessa vinta:
segna 14 gol, determinanti per la salvezza, e mostra lampi di grande classe integrandosi
alla perfezione con Piovani. Vuole una grande
squadra, va al Napoli ma non è profeta in patria e dopo tre stagioni
all’Atalanta torna quando Novellino chiede un
bomber per vincere la serie B. A 30 anni nel pieno della maturità riprende il
filo del discorso interrotto a suon di gol, alcuni dei quali strepitosi come
il pallonetto di tacco alla Pistoiese. Il Piacenza veleggia verso la A e lui
verso il record di marcature in B, lo ferma una discussa squalifica per
l’assunzione di nandrolone che gli fa saltare le ultime 5 partite e lo limita
a “soli” 23 gol. Quando torna disponibile si trova davanti un Hubner in stato di grazia e le vecchie etichette di
attaccante adatto alla sola serie B: nel campionato 2001/02 non segna neppure
un gol, l’anno dopo si ferma a quota 2 prima di essere sciaguratamente ceduto
al Como in cambio di De Cesare. |