Luigi SIMONI
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22/1/1939 Crevalcore (Bo) +
22/5/2020 Lucca
Succede a Materazzi
sulla panchina biancorossa, non senza una certa sorpresa. Non tanto per il
curriculum e l’esperienza, che sono vastissimi, quanto perché è l’allenatore
simbolo della Cremonese che ha condotto alla serie A negli anni Novanta.
L’ambiente fa subito muro, si cerca una mediazione, resta una certa freddezza
reciproca. Simoni accetta Piacenza per rimettersi
in pista dopo un esonero assurdo subito dall’Inter, ma appare quasi
distaccato e lontano dalla realtà di una squadra in lotta per la salvezza.
Snatura la filosofia di Materazzi ritornando a un assetto coperto ma ben poco
combattivo, e manca una punta efficace in zona gol. Tutte concause di un
avvio pesantemente negativo, in cui Simoni vive
oltretutto un dramma personale: in ottobre il figlio Adriano resta vittima di
un incidente motociclistico e muore dieci giorni dopo. Torna in panchina, ma
è evidentemente segnato dal lutto. Il Piacenza nel frattempo si è infilato in
una spirale senza uscita che coinvolge anche la società, con il passaggio di
consegne tra Stefano e Fabrizio
Garilli a metà dicembre. Un mese dopo il neo
presidente decide per l’esonero dopo il rovescio di Cagliari, chiudendo una
storia mai nata davvero. |