Giorgio PAPAIS
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* 26/4/1961 Castions Zoppola (Ud, oggi Pn) Mediano
Lo porta Giampiero Marchetti nell’estate
1990, i due hanno lavorato insieme alla Triestina ma il friulano è dato in
fase calante e accetta la C1. Diventa subito il perno del centrocampo di Cagni, non solo perché capace di coniugare le fasi di
rottura e impostazione ma anche perché è importantissimo uomo-spogliatoio. E
non disdegna soluzioni personali dalla distanza, forte di un tiro potente e
preciso che farà gioire più volte i tifosi. Nonostante problemi di tendinite
è tra i protagonisti della promozione in serie B e della successiva salvezza,
ma gli acciacchi e l’età avanzante consigliano l’ingaggio di Ferazzoli per dargli
respiro. Invece Papais diventa Highlander e per altre due stagioni è uno
degli insostituibili: e sono i due anni più brillanti, quelli della
promozione in serie A e del primo campionato nella massima serie, che il
friulano ritrova dopo tanto tempo. Si scopre anche infallibile rigorista, ma
non basta per la salvezza e l’anno successivo è spesso sacrificato al maggior
dinamismo di Minaudo,
necessario a coprire una squadra a trazione offensiva. Mette nel carniere la
terza promozione in biancorosso, poi saluta tutti per non lasciare il ricordo
di un Papais che passeggia per il campo. Va a
Novara e ottiene subito un altro salto di categoria, questa volta in C1, poi
chiude definitivamente diventando allenatore. In questa veste tornerà anche a
Piacenza, all’inizio degli anni Duemila, occupandosi della Primavera. |