Sergio MONTANARI

 

 

 

* 7/12/1939 Carpaneto Piacentino (Pc)

+ 7/11/2020 Piacenza

Terzino

 

Da giocatore

Stagione

Competizione

Presenze

Reti

1964/65

Serie C

9

0

1965/66

Serie C

34

0

1966/67

Serie C

30

3

1967/68

Serie C

37

1

1968/69

Serie C

24

0

1969/70

Serie B

22

0

Coppa Italia

1

0

1970/71

Serie C

23

2

 

Da allenatore

Stagione

Competizione

V

N

P

1977/78 sub.

Serie C

2

3

4

1981/82 interim

Serie C1

0

0

1

1982/83 sub.

Serie C1

4

1

1

 

Lo chiamano il postino, perchè fa davvero il portalettere e in sella alla sua bicicletta gira la città. Nel frattempo gioca a calcio piuttosto bene nella Pontenurese, e il Piacenza neopromosso in serie C gli dà una chance alla non verde età di 25 anni. Un breve ambientamento in terza serie, poi il postino decolla. Come terzino sinistro è signore della fascia, componendo con Gasparini una coppia affiatata ed efficace. Abile in marcatura, generoso e affidabile, si concede di tanto in tanto qualche proiezione offensiva. Gli acquisti di Bozzao prima e Unere poi dovrebbero spingerlo in panchina, invece anche in serie B si ritaglia il suo spazio risultando tra i migliori. Per questo è tra i pochi confermati nel 1970, con la fascia di capitano. Ma Arcari lo fa giocare stopper, ruolo che non gradisce, e poi lo blocca il menisco. Rientra a febbraio e con Rovereto e Lecco segna subito due gol pesanti, due vittorie decisive per il rilancio in chiave salvezza. A fine stagione, esaurito il suo ciclo, saluta tutti e torna tra i dilettanti con la Castellana; rientrerà poi al Piacenza come allenatore in seconda per ben quattordici anni tra il 1974 e il 1988. Si concede anche tre puntate in prima squadra da traghettatore. La prima nella primavera 1978, dopo le dimissioni di Galbiati, poi una partita come tecnico ad interim tra Fornasaro e Meciani nel 1981, infine le sei partite conclusive del drammatico campionato 1982/83. Raccoglie i resti della squadra depressa di Angeleri e rivitalizza il gruppo: “riuscì a ricompattarci, gli allenamenti divennero più intensi e apparvero nuovi personaggi, il nutrizionista, il preparatore atletico dedicato” ricorda Mulinacci. Ottiene un impensabile filotto di risultati ma la salvezza sfuma solamente per le combinazioni legate alla classifica avulsa.