Alberto GALANDINI
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* 12/3/1939 Piacenza Mezzala
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È un uomo simbolo della storia biancorossa, e non solo per una questione
numerica (223 presenze e 52 reti distribuiti su 11 campionati). Piacentino
capitano del Piacenza, ed è l’unica maglia da lui vestita per precisa scelta
di vita: lo hanno cercato società di categoria superiore, ha sempre rifiutato
per non lasciare la sua città. L’esordio è poco più di un premio a fine
stagione 1956/57, ma il ragazzo ha stoffa e ottiene sempre più spazio come
mezzala di punta. Ha estro e fantasia, trova spesso il gol o la giocata per
mandare in porta il compagno. In anni abbastanza bui è spesso il faro della
squadra e veste in più occasioni la maglia della Nazionale di serie C. Nel
1961/62, dopo la retrocessione, gioca una stagione strepitosa in termini
realizzativi: il Piacenza è povero in canna e lo mette all’asta, sembra fatta
per il Parma invece resta e viene reintegrato in rosa. Meregalli gli ritaglia il
ruolo di regista a centrocampo e dopo l’addio di Civardi veste la fascia di capitano: è la sua
consacrazione, ma dura poco. La morte del padre lo obbliga a prendere in mano
l’azienda di famiglia, tra il 1965 e il 1967 gioca a singhiozzo, poi dice
basta. Ad appena 28 anni finisce la carriera di uno dei più grandi talenti
piacentini, per quanto poco noto sul piano nazionale. Come troppo spesso
accade, il Piacenza sostanzialmente lo “dimentica”: avrà solamente un breve
incarico come responsabile del settore giovanile nel 1972, pur restando
sempre osservatore attento e severo delle cose biancorosse. |