Pietro “Nino” BOLLEDI
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* 3/7/1905 Piacenza Terzino
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La sua famiglia ha il calcio e il
Piacenza nel DNA: il padre Sante è stato a lungo custode del campo di Barriera Genova, il figlio Carlo è arrivato
a giocare in serie C. Nel mezzo c’è Pietro detto Nino, che approda sedicenne
nella squadra riserve e vince subito il campionato regionale con i boys.
Dopo il fugace debutto in prima squadra scompare di scena per un paio d’anni:
prima torna tra le riserve, poi va a Roma a svolgere il servizio militare e
gioca nella Pro Roma, che invano vorrebbe trattenerlo. Torna al Piacenza
nell’ottobre 1925 e dall’anno successivo si impossessa del ruolo di terzino,
con qualche apparizione da ala, mostrando una certa eleganza nello stile di
gioco e notevole senso tattico. Tra il 1926 e il 1932 forma con il più ruvido
Rapetti un’inossidabile coppia arretrata,
interrotta solo nel 1929/30 quando è vittima di una serie di infortuni che
limitano a 9 le sue presenze. Chiude da capitano nel 1933 e dopo un anno in
naftalina viene posto in lista di trasferimento, ma la storia non è ancora finita
perché nel 1937 sarà lui a succedere al padre come custode dello stadio che
lo ha visto protagonista. Dopo la guerra è tra i rifondatori del vivaio
insieme agli ex compagni Bergonzi, Loranzi e Pitin Cella, e
allenatore delle giovanili a metà degli anni Cinquanta. |