Aldo
ALBONETTI
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15/9/1911 Piacenza +
16/10/1994 Piacenza Maestro elementare, ha fondato il
calzaturificio Diana che sponsorizza l’omonimo gruppo sportivo di atletica,
nel quale militano tra gli altri i notissimi marciatori Pino Dordoni e Abdon Pamich oltre a
numerosi altri atleti di primo livello. Entra di gran carriera nella storia
del Piacenza, suo malgrado, per il cosiddetto “caso
Piombino” che nel 1956 condanna i biancorossi alla IV Serie. Consigliere
dal 1951, diventa presidente nel 1954 subentrando a Gaetano
Grandi e in condizioni economiche assai difficili; in più è costretto a
sobbarcarsi praticamente da solo gli oneri di gestione. Anche per questo
avalla la cessione del trio primavera
(Mari, Bonistalli
e Arrigoni), che
sbarcano in serie A e B in cambio di un consistente pacco di milioni, non
sempre reinvestiti in modo oculato. Nell’estate 1956 annuncia il suo
disimpegno dalla società, la cosa però passa in secondo piano quando il
Piacenza viene accusato di aver “aggiustato” la partita con il Piombino,
grazie alla mediazione di Eugenio Gaggiotti. Il legame tra Albonetti e il
noto truffatore è assai tenue (hanno discusso dell’ingaggio di un calciatore,
Alvaro Zian, poi non concretizzato), ma il Piacenza
ha l’onere della prova e non riesce a dimostrare nero su bianco la propria
estraneità alle manovre di Gaggiotti. Risultato: retrocessione e due anni di
inibizione per Albonetti, che di fatto esce di scena pur rientrando in
società qualche tempo dopo di nuovo come consigliere. |