INDICE DELLA STAGIONE

 

La nascita

 

Il campionato

 

La squadra

 

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Il diciottenne Giovanni Dosi: fondatore, animatore e primo presidente del Piacenza Calcio

STAGIONE 1919/1920

 

Promozione Emilia

 

Presa la decisione di partecipare al campionato federale, occorre mettere mano alla nascente squadra. L’estate e l’autunno 1919 vedono una lunga serie di amichevoli, per definire il nucleo della formazione partecipante al campionato di Promozione emiliana. Accanto ai ragazzi piacentini vengono provati anche numerosi militari di leva nella nostra città, e saranno proprio loro a costituire il grosso della rosa.

Tre soli i giovani autoctoni: l’attaccante Angelo Boselli, il mediano Luigi “Gigin” Cella (ottimo colpitore di testa) e il jolly Gaetano Ziliani, il più giovane esordiente in assoluto. C’è anche il portiere Carlo Armani, scalzato dal ruolo di titolare poco prima del campionato dal gigantesco Egidio Fontana, ex Juventus Italia di Milano: un colosso di ben 178 cm, un’enormità per l’epoca. Ci sono Paleari e Raina che il dirigente Antoniazzi, ex Casteggio, ha reclutato dalla squadra pavese. La chioccia è Mario Giumanini, esperto attaccante milanese di nascita ma piacentino d’adozione, fratellastro di Nino Resegotti pure lui calciatore noto a livello nazionale. Sarà il primo capitano della squadra.

Le avversarie sono di tutto rispetto: SPAL, Reggiana, a stagione iniziata si aggiunge quel Parma che sarà l’acerrima rivale dei primissimi anni. Il debutto è datato 23 novembre, sul campo di Porta Cavallotti la SPAL è battuta 3-1 ma il Comitato regionale prima infligge la sconfitta per 0-2 e poi ordina la ripetizione della partita: il tesseramento di Raina è irregolare ma ci vuole un mese per appurarlo e un altro per la sentenza definitiva. Non molto è cambiato da allora.

Nonostante l’incidente iniziale la marcia è trionfale, con una sola battuta d’arresto sul campo dell’Audace Bologna. Si lotta per il primo posto, che consente la promozione in Prima Categoria, la massima serie dell’epoca sia pur spezzettata su un’infinità di gironi. Il campionato si decide nello scontro diretto dell’8 febbraio 1920 contro il Parma: un gol di Boselli regala vittoria e primato. A fine partita lunghissime discussioni, i parmensi contestano il peso irregolare del pallone e occorre scomodare un fruttivendolo della zona dotato di bilancia. Condizione tassativa, la pesata deve avvenire nel negozio sotto gli occhi di proprietario, arbitro e giocatori…

A fine stagione il primo posto e la promozione vengono ampiamente festeggiati negli ambienti biancorossi, anche se il Comitato emiliano poi promuoverà in blocco in Prima Categoria tutte le squadre tranne l’Audace Bologna ultimo classificato.

 

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