Pietro
VIERCHOWOD
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* 6/4/1959 Calcinate (Bg) Stopper
Il suo ingaggio, nel settembre 1997, suscita più di una perplessità. Ha
38 anni, è fermo da diversi mesi e pur carico di gloria e titoli con Roma,
Sampdoria (di cui è una bandiera) e Juventus il sospetto che sia venuto a
svernare è forte. Le prime prestazioni non aiutano, anche perché Guerini lo prova come libero
al posto del fragile Rossi, ma il suo posto è
ancora al centro della difesa e nel giro di poco tempo lo dimostra. Veloce,
forte di testa, tignoso senza esagerare in scorrettezze, imbavaglia
centravanti con la metà dei suoi anni (compreso lo strepitoso Ronaldo della
sua prima stagione italiana). In più non perde il vizio del gol, e sono gol
pesanti: a Lecce il primo anno e con la Salernitana il secondo sono decisivi
per la salvezza. Taglia in biancorosso il traguardo delle 500 partite in
serie A, arriverà a quota 562 senza riuscire a insidiare il monumento Zoff a
570. È leader naturale dello spogliatoio e più di una voce lo vuole tra i
senatori che osteggiano la riconferma di Materazzi,
nella disastrosa stagione successiva però inizia ad accusare i primi sintomi
di logorio. Le prestazioni vanno in calando e finisce come tutti i suoi compagni
nell’occhio della contestazione. Chiude una carriera oceanica con
un’espulsione a Perugia dopo la quale non è più convocato; da allenatore avrà
molte meno soddisfazioni sulle panchine di Catania, Florentia Viola e degli
ungheresi dell’Honved. |