Massimo (Max) FIORUZZI

 

 

* 11/12/1884 Piacenza

+ 6/4/1953 Piacenza

 

Il nobiluomo Fioruzzi fa parte di quegli “uomini di elevato ceto sociale e professionale” citati dal Bertolini e coinvolti nelle sorti della squadra nei primissimi anni di vita. È infatti titolare dell’omonima ditta di costruzioni attiva nel ramo ferroviario, coinvolta nella realizzazione di numerose linee locali tra Emilia e Veneto oltre che nelle altalenanti vicende della piacentina Società Italiana Ferrovie e Tramvie e nella ricostruzione del ponte sul Po distrutto dai bombardamenti del 1944. Ma i suoi interessi sono molteplici e spaziano dalla nascente radiofonia (fonda nel 1924 la Società Italiana Apparecchi Radio Elettrici) fino al calcio: ricopre la carica di presidente del Piacenza Foot-ball Club in due occasioni, nei campionati 1923/24 e 1925/26. Sono gestioni energiche e apprezzate (nel 1923 fa disputare alle riserve il torneo emiliano, per la crescita del movimento calcistico biancorosso), ma trova parecchie grane da affrontare, dalle diatribe intorno alla figura di Cavallini ai notevoli oneri legati alla gestione del campo sportivo. Passa la mano nel 1926, alla vigilia dell’affiliazione del Piacenza all’Opera Nazionale Dopolavoro.