INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
Ottavio Favari
portato in trionfo durante la festa promozione |
STAGIONE 1963/1964 SERIE D girone B La promozione sfumata di un soffio rinnova le
ambizioni di promozione del Piacenza, messe temporaneamente da parte dodici
mesi prima per motivi economici. In luglio i soci votano la trasformazione
del Piacenza Foot-ball Club in società per azioni, un
passo importante che chiude definitivamente l’epoca delle compagini
dirigenziali mutevoli e traballanti in favore di una maggiore continuità. Enzo
Bertuzzi torna a ricoprire la carica di presidente,
mentre Corghi si riavvicina a casa e passa sulla
panchina del Carpi. Il nuovo allenatore è una vecchia conoscenza
degli sportivi piacentini: Francesco Meregalli, già
capitano dei Papaveri di Mariano Tansini e reduce da un positivo biennio al
Borgomanero. Ha in mano una formazione che conferma tutti i “big” ad
eccezione di Anghileri, tornato al Lecco e vi aggiunge il rientrante Favari, l’ala piacentina Vittorio Bissi (fratello di
Orlando) e il mediano Andreini, un altro ritorno.
In attacco compare il piccolo Callegari, di scuola
interista: fantasioso e dribblomane, diventerà un
beniamino del pubblico. La squadra ha ancora una fortissima componente locale
e dilettantistica: ben sei titolari sono piacentini, tutti lavorano nelle
occupazioni più disparate (dal maestro al meccanico, passando per l’odontotecnico). Si parte nel gruppetto delle favorite, ma i
primi mesi di campionato si riveleranno più difficili del previsto. Meregalli fatica a conferire alla squadra un’impronta
efficace di gioco, i risultati sono altalenanti, si arriva a un passo dall’esonero
del tecnico che però ostenta fiducia: “il campionato lo vinciamo a
primavera”, dice. Avrà ragione. Rinforzi dal mercatino autunnale: la mezzala
Calzolari e soprattutto l’ala Brasi, altro giocatore di fantasia per un
attacco insolitamente in difficoltà, soprattutto nel suo alfiere Onesti. È
una squadra abile nel palleggio, ma manca incisività in avanti. Si resta
nelle posizioni di testa soprattutto grazie a una tenuta perfetta della
difesa, che orfana di Civardi infortunato al
ginocchio trova in Favari e Tappani
i suoi leader: a fine campionato saranno appena 15 le reti subite. La partita
della svolta è la sconfitta di Pinerolo, dopo il ko
lo spogliatoio si ricompatta, la squadra ritrova gioco e affiatamento,
diventa imbattibile. Con dieci vittorie in undici partite il Piacenza torna
in testa, poi resiste nello scontro diretto di Gardone contro il Beretta
(1-1) e di fatto ipoteca la promozione. La certezza però arriva solo
all’ultima giornata contro il Borgomanero: un 2-1 che significa serie C, in campo
e in città si scatena la festa. |