INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
Il bomber Armando Onesti, alfiere del
Piacenza con 16 reti |
STAGIONE 1962/1963 SERIE D girone B La mancata promozione ha ripercussioni
pesanti sull’ambiente piacentino, soprattutto a livello economico. C’è un
deficit di 30 milioni di lire, figlio anche degli alti ingaggi che per
normativa federale prevedevano le stesse tabelle retributive della serie C
per la prima stagione dopo la retrocessione. Nell’estate 1962 si apre quindi una nuova
crisi societaria: Gallinari si dimette e viene
eletto presidente Enzo Bertuzzi, che però rifiuta
l’incarico poco dopo e a dicembre viene sostituito da Enzio Egalini. Non ci sono soldi, occorre fare cassa: Taddia va alla Cremonese in cambio del piacentino
Staffieri, Maccarini passa al Novara, Cignani al
Palermo. Lasciano anche Gabbiani, Casali, Marchesi e Bozzetti; Galandini viene posto in lista condizionata, in vista
della cessione. È uno smantellamento in piena regola. Si
aprono vuoti paurosi nella rosa, colmati con una serie di elementi prelevati
dalle squadre dilettantistiche piacentine o con la promozione a titolare di
elementi fin lì poco utilizzati, come Gasparini.
Spicca tra gli acquisti il portiere Tappani,
proveniente dal Codogno. Estremo difensore non altissimo, è però svelto,
agile e abile nel comandare la difesa. Un solo acquisto di “nome”, l’ala ex
Prato Natale Colla (gemello di Angelo, già al Piacenza nel 1954/55), che
arriva a ridosso dell’inizio del campionato. Al confermato Corghi
si chiede un campionato di assestamento, tecnico oltre che economico. Un
compito che si rivela subito difficilissimo, perché il nuovo Piacenza non
segna: la prima rete, a firma Colla, arriva alla sesta giornata dopo 459
minuti di digiuno. Corghi ostenta ottimismo, litiga
anche con i tifosi che sono sempre più scontenti, ma la vera ancora di
salvezza è il mercato di novembre. Messa da parte l’austerità, arrivano tre
rinforzi determinanti: la mezzala Biggi, l’ala Anghileri e soprattutto il
centravanti Armando Onesti, l’uomo d’area che mancava. Con questi correttivi
e il reintegro di Galandini è un altro Piacenza, e
i risultati non tardano ad arrivare. Il gioco d’assieme non è esaltante, ma
Onesti segna con regolarità e la difesa, che conta anche sul codognese
Belloni arrivato a gennaio, trova finalmente il suo assetto. La squadra si mette in marcia anche se il
calendario va a singhiozzo, complice un inverno inclemente e i noti problemi
al campo di Barriera Genova. Chiude l’andata a centroclassifica, vince i
recuperi rosicchiando altro terreno e in primavera accelera con otto vittorie
consecutive che proiettano gli uomini di Corghi
addirittura in piena lotta promozione, insieme a Solbiatese e Rovereto.
Proprio sul campo dei lombardi va in scena l’ultima giornata, con le due
squadre appaiate in classifica: finisce 0-0, il Rovereto vincendo si affianca
e occorre uno spareggio a tre. I tifosi si muovono in massa per le due
partite, giocate a Bergamo e Mantova. Ma il Piacenza, sceso in campo con otto
piacentini e stremato dalla lunga rincorsa, non va oltre due pareggi mentre
la Solbiatese travolge il Rovereto (3-0) e ottiene la promozione in serie C.
Per la terza volta nella sua storia gli spareggi sono fatali alla società
biancorossa. |