INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
L’ex interista Guarnieri
spende bene gli ultimi spiccioli di carriera in maglia biancorossa |
STAGIONE 1954/1955 SERIE C La stagione si apre con il rimpasto dirigenziale
seguito all’abbandono di Gaetano Grandi, che lascia la carica di presidente
dopo tre anni. Gli succede il vice Aldo Albonetti, il quale si trova a dover
affrontare un notevole deficit di bilancio. La soluzione più immediata, in
assenza di mecenati a fondo perduto, arriva dal calciomercato. Viene infatti
ceduto in blocco, per un sostanzioso pacco di milioni, il trio primavera
che tanto aveva ben figurato nella stagione appena conclusa: Mari va all’Arsenaltaranto, Bonistalli al
Padova e Arrigoni approda addirittura in serie A,
alla Sampdoria. Interrompe l’attività invece capitan Ravani, che a 32 anni
appende gli scarpini al chiodo per dedicarsi al suo bar a Milano. La campagna acquisti è schizofrenica, e
genera una rosa enorme, oltre ad avere una ricaduta economica non
indifferente. Arrivano molti giocatori che saranno ben presto accantonati;
tra gli elementi più significativi e costosi spiccano la meteora Andrea
Bonomi, ex Milan e Nazionale (8 milioni per 5 partite), la poderosa ala
Lucianetti dal Maglie, ben presto riconvertito a mediano, e la mezzala Camporese dal Padova. Kossovel è confermato al
timone della squadra, che vive una partenza disastrosa. L’attacco, imperniato
sull’ex bresciano Ongaro, non punge, la condizione
fisica è scadente, i giovani innesti si rivelano inadatti alla serie C. Tra
ottobre e dicembre la squadra viene praticamente rifatta a suon di milioni:
arrivano in cinque, e sono rinforzi determinanti. Tra questi, la discontinua
ma talentuosa mezzala Rinaldo Marchesi, che resterà legato al Piacenza per
diversi anni. I vari Asti, Guarnieri e Rossetti,
tutti ultratrentenni con trascorsi in serie A, portano un bagaglio tecnico e
di esperienza che però non salva Kossovel: il
tecnico si dimette dopo la sconfitta interna nel derby contro la Cremonese,
che relega il Piacenza in zona retrocessione alla fine dell’andata. Al suo posto viene assunto l’ex milanista
Giuseppe Antonini, e la mossa porta i suoi frutti con sei risultati utili
consecutivi. I gol arrivano da Guarnieri e dal
giovane Carminati, che si impone nel ruolo di centravanti, ma la situazione
resta in bilico fino alla fine complice una classifica cortissima. Il
rovescio di Lodi (0-3) mette apprensione, scacciata con tre vittorie nelle
ultime tre giornate: la salvezza arriva sul campo di Cremona, dove Ongaro realizza il gol decisivo davanti a un migliaio di
tifosi piacentini. |