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Debutta in biancorosso il terzino Dante Ravani, 223 presenze tra gli anni Quaranta e Cinquanta

STAGIONE 1947/1948

 

SERIE B girone B

 

Il nuovo campionato di serie B è l’ultimo articolato su tre gironi dopo le vicende belliche. Per mantenere la categoria occorre piazzarsi entro le prime sette squadre, e l’impegno richiesto, anche a livello economico, è assai gravoso. Giorgio Bizzio si dimette, si apre una fase di incertezza che porta al commissariamento della società sotto la guida di Andrea Leonardi, prima della designazione a presidente di Vincenzo Bordignon in marzo.

La campagna acquisti decolla. Congedati Marchetto e Naldi, per il ruolo di centravanti si punta sul fiorentino Angiolo Bonistalli, proveniente dal Genoa ma di proprietà del Como: possente colpitore di testa, sarà il cannoniere principe per quattro stagioni nonostante un’età non più verdissima. È un Piacenza in salsa toscana, perché lo affiancano il nuovo allenatore Italo Rossi e la mezzala Pucci (entrambi dall’Arezzo) e più avanti anche l’ex viola Mario Semoli, grande promessa del calcio nazionale persasi per strada durante la guerra. Per la difesa arriva dal Fiorenzuola il poderoso terzino Dante Ravani, che sarà un giocatore simbolo a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta. A febbraio torna anche Zironi, chiamato a rinforzare la fascia destra.

Con l’innesto di Bonistalli l’attacco biancorosso, tradizionalmente anemico, trova nuova linfa; al contrario, è la difesa a manifestare qualche problema di troppo. Tra i pali si alternano Manfredini e Scarpellini mentre un grave incidente di gioco sul campo del Parma mette ko per l’intera stagione il capitano Vaghini; la stessa sorte tocca a Pucci, che resterà fermo oltre un anno dopo l’infortunio rimediato a Venezia. L’andamento è troppo altalenante per uscire dal grigiore del centroclassifica, e lo spogliatoio spesso non è sereno tra accuse di scarso impegno lanciate ad alcuni giocatori e frequenti discussioni a carattere economico tra dirigenti e giocatori stessi.

La zona salvezza è sempre a portata di mano ma dopo una primavera positiva, con il pirotecnico 3-3 sul campo del Padova e tre vittorie di fila, una striscia di pareggi e sconfitte mettono in grave difficoltà la compagine di Rossi. L’ultima, disperata prova d’appello è il turno conclusivo sul campo della Cremonese: è uno scontro diretto, vincendo e con un’opportuna combinazione di risultati il Piacenza ha ancora la possibilità di qualificarsi al nuovo campionato cadetto. Ma in campo è un disastro, una partita tra le peggio giocate della stagione. I biancorossi escono umiliati per 5-0, salutando la serie B; un mese più tardi, la CAF assegnerà al Piacenza la vittoria sul campo del Suzzara, aumentando i rimpianti per la sciagurata prestazione dello Zini. Con una vittoria, infatti, sarebbero stati raggiunti Prato e Parma, con la possibilità di disputare gli spareggi salvezza.

 

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