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Un gradito ritorno: il bomber romagnolo Giovanni Gaddoni porta in dote il bottino di 12 reti

 

STAGIONE 1945/1946

 

SERIE B-C girone A

 

Terminata la guerra, si rimette in marcia faticosamente anche il calcio. Tra le macerie e i lutti la voglia di pallone è rimasta intatta, ma occorre ricostruire i quadri societari e tecnici. In maggio si inizia a parlare di ripresa dell’attività, sotto la spinta dell’indimenticato Zanasi che si fa promotore della rinascita societaria. Dopo le prime riunioni alla trattoria Pasquino di via Cittadella e qualche timida gara giocata in maggio, il 10 giugno la Piacenza Sportiva torna in campo disputando un’amichevole con le truppe brasiliane di stanza in città, vinta per 5-4. È una squadra ampiamente provvisoria, con forte componente piacentina e ricca di ex biancorossi come Barbieri, Puppo e Melandri. Sono le basi della rosa destinata a partecipare al nascente campionato, un torneo misto comprendente squadre di serie B e C articolato su tre gironi e limitato alla sola Italia settentrionale. Il Piacenza, che aveva concluso nelle retrovie il campionato di serie C 1942/43, viene iscritto alla categoria in virtù di numerose rinunce di altre squadre per ragioni economiche e logistiche.

Il 3 settembre l’industriale caseario Giorgio Bizzio viene nominato presidente; la sottoscrizione di quote mensili da venti e cinquanta lire, per sostenere economicamente la società, cade sostanzialmente nel vuoto e l’iscrizione al campionato, costata 107mila lire, viene sostenuta dai soli soci. La campagna acquisti decolla, con i nuovi innesti Sibella, Toffanetti, Vittorio Falconi e Di Tullio. Quattro graditi ritorni: oltre a Puppo, che ha compiti di allenatore-giocatore, ci sono anche Fiorani, Ganelli e il bomber Gaddoni. Gli autoctoni Mazzocchi, Concesi, Torreggiani, Vaccari, Vaghini e Ghigini, quest’ultimo tornato dalla prigionia in Africa, sono il trait d’union con il Piacenza pre-bellico.

L’esordio è esplosivo, la Vogherese è battuta a Barriera Genova per 7-2. Due pesanti sconfitte portano però alle dimissioni di Puppo e all’ingaggio di Renato Bodini come allenatore. Con gli acquisti autunnali dei mediani Vairo e Fregosi, dell’ala Zironi e dell’esperto terzino Simontacchi la rosa si completa ma il cammino resta altalenante, anche se punteggiato da risultati clamorosi: 6-1 alla Sestrese, 7-0 al Cuneo. Memorabile la partita di Alessandria: si vince 3-2 in rimonta, ma con il corollario di incidenti che richiedono l’intervento dei mezzi blindati della Polizia per scortare l’uscita dell’arbitro. La vicenda sale addirittura alla ribalta nazionale, immortalata da una tavola su La Domenica del Corriere.

Gli alti e bassi della stagione sono rappresentati dai numeri: 12 vittorie e 8 sconfitte, 44 gol segnati (miglior attacco del girone) e ben 36 subiti. Il quarto posto finale è un risultato tutt’altro che disprezzabile, e consente l’ammissione al nuovo campionato di serie B a cui il Piacenza può partecipare per la prima volta.

 

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