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DELLA STAGIONE Il campionato
Da
Codogno arriva Fiorani: diventerà un fedelissimo del biancorosso |
STAGIONE 1941/1942 SERIE C girone C Con il
secondo campionato di guerra anche lo sport comincia a subire l’alterazione
dei ritmi quotidiani propria del conflitto in corso. La Coppa Italia viene
sospesa, diversi atleti indossano il grigioverde e partono per il fronte, il
pubblico è sempre meno numeroso. Dal calcio si cerca soprattutto qualche ora
di distrazione dai problemi e dalle angosce quotidiane. La
stagione si apre con un lutto improvviso: a settembre muore a soli 34 anni il
presidente Pino Bobbi, stroncato da un infarto, e lo sostituisce nella carica
Remo Pecci. Il Piacenza che a fatica aveva conservato il proprio posto in
serie C viene adeguatamente ridisegnato. Molti i nuovi acquisti, soprattutto
dalle vicine Cremona e Codogno: si fanno notare l’ala destra Andreano Ganelli
(fratello di Luigi) e la mezzala Fiorani, alla prima di una lunga serie di
stagioni in biancorosso. Al centro dell’attacco si alternano i cremonesi
Gandolfi e Frassi e il casalese Bulloni, che realizza 12 reti in sole 11
partite; Vaghini viene riciclato come centromediano dopo la partenza di
Ghigini per il servizio militare e l’accantonamento del giovane friulano
Zorzin (che poi giocherà in serie A con Triestina e Padova). A pochissimi
giorni dall’inizio del campionato viene scelto anche l’allenatore: è Angelo
Arcari, ex giocatore biancorosso alla fine degli anni Venti prima di avviare
una fortunata carriera che lo avrebbe portato anche in serie A. Novità anche
nell’ambito delle squadre minori: il Dopolavoro Dipendenti Ministero della
Guerra, che aveva partecipato nella stagione precedente al campionato
Propaganda schierando spesso tesserati del Piacenza, entra nell’orbita della
Piacenza Sportiva iscrivendosi alla Prima Divisione e di fatto diventando la
squadra riserve biancorossa. È un
campionato insolitamente prolifico sotto il punto di vista realizzativo (il
Varese capolista mette a segno ben 119 reti), e dopo anni di stenti anche il
Piacenza si adegua. Spiccano il 7-1 alla Caratese, il 5-0 al Galliate, il 5-1
al Seregno, il 4-4 interno con l’Abbiategrasso; ma anche pesanti rovesci
esterni a domicilio di Varese e Vigevano. Movimentata la sfida interna con la
Juve Domo: dopo un primo rinvio per neve, il recupero del 12 aprile viene
sospeso al 75’ per l’aggressione all’arbitro da parte del dirigente
biancorosso Dante Germagnoli (a sua volta ex arbitro), e il suo scatto d’ira
costa la sospensione della partita e la sconfitta. La compagine piacentina
disputa un campionato tutto sommato tranquillo, finalmente lontano dai patemi
di classifica dopo i travagli delle due stagioni precedenti. |