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In un campionato anonimo spiccano le 12 reti dell’ala Antonio ‘Tugnìn’ Rossetti

STAGIONE 1932/1933

 

Prima Divisione girone E

 

Il nuovo campionato, dopo due stagioni globalmente deludenti, vede l’inevitabile ridimensionamento; d’altra parte, se i risultati non arrivano le prime a soffrire sono le casse societarie. Cresta e Ferretti terminano il servizio militare, Gobbi si trasferisce al Fiorenzuola dopo un paio di stagioni ai margini. Il mercato in entrata si limita a liberi e militari: si punta su diverse giovani facce nuove, tutte rigorosamente piacentine a parte il modenese Masserotti. Arrivano Modenesi, Golzi, il conte Costantino Falconi e Arata, a cui si aggiunge più tardi il bobbiese Uberto “Tio” Cella, futuro padre dei più noti Albino e Giancarlo. Penzi lascia definitivamente la maglia da titolare all’eterno secondo Perfetti e resta fermo un anno come Rapetti e Massari, mentre la vecchia guardia può contare ancora su Bolledi, Benassi e Salamoni, oltre a Zanasi tornato al centro dell’attacco. Il nuovo girone, prettamente emiliano, vede il ritorno delle accese sfide con il Parma, che si aggiungono ai derby con Fiorenzuola e Reggiana.

Il campionato si sviluppa senza particolari sussulti, né d’altra parte vi sono ambizioni di alta classifica. Alla terza giornata il campo di Fiorenzuola si rivela ancora una volta proibito, sarà l’unica vittoria dei valdardesi prima del loro ritiro. Si prosegue con un’alternanza di risultati che non consente ai biancorossi di elevarsi dal centroclassifica, in compenso arrivano alcuni pesanti rovesci esterni (Ferrara, Reggio Emilia e Carpi). Tra le poche soddisfazioni del girone di ritorno ci sono il pari a Bologna contro la squadra riserve rossoblu e le vittorie a Barriera Genova contro Parma e Reggiana; il campionato si conclude con una poco gloriosa rinuncia al cospetto del Forlì, che costa anche un punto di penalità in classifica. Tra le note liete della stagione da segnalare la conferma, nei panni di cannoniere, dell’ala Antonio Rossetti che realizza 12 reti.

 

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