INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
Dopo due stagioni da
riserva, Giuseppe ‘Pitin’ Cella diventa titolare
inamovibile dell’attacco |
STAGIONE 1930/1931 Prima Divisione girone B L’estate 1930
porta con sè alcune novità. I biancorossi cambiano zona geografica,
trasferendosi nel girone emiliano-toscano: uno spostamento accolto assai
male, e che aggrava la non florida situazione economica. A far loro compagnia
c’è il neopromosso Fiorenzuola, che aveva vinto il girone di Seconda
Divisione: saranno derby carichi di scintille. Tre le variazioni
di rilievo nell’organico. Il piacentino Resmini dal Pro Piacenza, ex
mezzofondista suggerito da Ernesto Bertocchi, che resterà in biancorosso per
parecchi anni; il rientro di Zanasi dopo il servizio militare e la parentesi
nel Milan; e infine l’innesto del mediano Decaroli, ligure residente a
Rottofreno per lavoro prelevato dal Savona per 2000 lire. Fabbri resta ai box
tutta la stagione per infortunio, per il resto viene confermata una
formazione ormai collaudata, con Zanasi centravanti e il ventenne Pitin Cella
nel ruolo di mezzala col vizio del gol. Il Piacenza parte
a lancia in resta con quattro vittorie nelle prime cinque partite, tra cui il
derby di Fiorenzuola deciso da una stoccata di Resmini. Forlì e Reggiana si
rivelano ben presto le avversarie più tenaci nella lotta per la promozione in
serie B, e proprio la partita persa a Reggio Emilia viene fatta ripetere dal
Direttorio Divisioni Superiori: l’arbitro si era fatto completamente sfuggire
di mano la gestione disciplinare della gara, sospendendola per poi farla
riprendere solo per ragioni di ordine pubblico. Si recupera a fine andata, e
l’1-1 consente ai biancorossi di arrivare al giro di boa in vetta alla
classifica. Il 18 gennaio,
però, succede il fattaccio. Il Piacenza espugna il campo del diretto
concorrente Forlì con un gol di Loranzi, ma un mese più tardi si stabilisce
di far ripetere la gara per un errore tecnico (squalifica di un giocatore
forlivese al posto di un suo compagno). La ripetizione è favorevole ai
romagnoli, e nonostante il rabbioso 5-0 inflitto a Barriera Genova alla
Reggiana il Piacenza conclude terzo e fuori dagli spareggi promozione per un
solo punto, anche per un generale calo di rendimento nel girone di ritorno.
La società presenta un doppio ricorso, relativo alla gara con la Reggiana (un
giocatore squalificato nella prima sfida ha giocato la ripetizione) e alla
discussa partita di Forlì, ma il 30 aprile viene respinto dal Direttorio
Federale: il Piacenza è condannato a restare in Prima Divisione, con il
sapore della beffa. |