INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
Da Modena spunta Guglielmo
Zanasi, jolly in campo e leader fuori: sarà un simbolo del Piacenza |
STAGIONE 1928/1929 Prima Divisione Nord girone B Approdato
al campionato di Prima Divisione (solo per quest’anno al secondo livello del
calcio italiano), il Piacenza necessita di qualche rinforzo forestiero.
Confermati Midali e Mattuteia, questi sempre nel ruolo di allenatore-giocatore,
si aggiunge il modenese Otello Bellei, mezzala di qualità frenata da ripetuti
problemi al ginocchio. Bellei, a sua volta, consiglia ai dirigenti l’ingaggio
di un suo conterraneo: si tratta di Guglielmo Zanasi. Jolly per tutti i ruoli
dell’attacco, viene soprannominato “Farfallino” per lo stile di gioco simile
a quello dello juventino Borel. Zanasi diventerà non soltanto una bandiera
del Piacenza prebellico ma anche piacentino d’adozione, impiegandosi alla
Cassa di Risparmio di cui arriverà ad essere addirittura direttore.
Completano la batteria degli arrivi il centromediano codognese Angelo Arcari,
militare in città, e il milanese Percivaldi. Alla testa della società le
cariche sono ormai stabilmente nominate dall’Ente Sportivo Provinciale, cioè
dal Partito Fascista: dopo un periodo di commissariamento tocca al veterano
Ernesto Bordi il comando delle operazioni. Si
tratta di un campionato di transizione, sta per nascere la serie A a girone
unico e il riordino del format prevede il blocco delle retrocessioni. Libero
da assilli di classifica, il Piacenza ha però un avvio abbastanza incerto con
tre sconfitte nelle prime quattro giornate. Il 3-1 al Derthona riporta il
sereno, e il cammino si fa più regolare anche se costellato di alti e bassi.
Spiccano il 6-1 al Saronno e le vittorie interne su Comense e Fanfulla,
mentre il Parma capolista vince entrambi i derby. Si fanno largo tra i
titolari tre giovani piacentini: il mediano Salamoni e le mezzeali Tammi e
Cella. Il
campionato si chiude con un più che onorevole quarto posto alla pari con
Derthona e Gallaratese, frutto di 13 vittorie e ben 11 sconfitte a
testimoniare una certa discontinuità di risultati. Mattuteia, con 11 reti, è
ancora il tiratore principe della squadra. |