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Mariano Tansini da Codogno: da Piacenza prende il via la sua brillante carriera

 

STAGIONE 1923/1924

 

Seconda Divisione Nord girone D

 

Passata la stagione di transizione, si cerca di allestire una formazione competitiva per dare seguito al platonico secondo posto conseguito l’anno prima. La situazione societaria ancora molto fluida a livello dirigenziale, anche se assai partecipata, provoca un certo ritardo nell’allestimento della squadra. Il discusso bomber Cavallini lascia il calcio giocato per motivi di lavoro alla vigilia del campionato e viene sostituito dal comasco Bordoli, ovviamente militare di leva. Poker di acquisti da Codogno: i terzini Marudi e Gambazza, l’interno Mazzoletti e soprattutto la guizzante ala sinistra Mariano Tansini, che da Piacenza spiccherà il volo verso la Nazionale e tornerà ad allenare i biancorossi negli anni Cinquanta. Viene prelevato dal Pro Piacenza un giovane terzino che farà parecchia strada: Giuseppe “Pivon” Rapetti. All’Edera va invece Angelo Boselli, finito un po’ in disparte dopo l’avventura interista e in polemica con la società. Anche Gigin Cella esce di scena per una serie di infortuni che ne limiteranno l’utilizzo alla sola squadra riserve. La rosa dei giocatori è ridottissima, a fine stagione saranno stati impiegati solamente 15 elementi.

I biancorossi, inseriti in un girone tra Lombardia e Veneto, non sfigurano affatto anche se non riescono ad inserirsi nella lotta per il primo posto, che dà l’accesso alle finali interregionali. Il girone d’andata, con tre sconfitte in sette partite, evidenzia qualche problema di troppo, e in gennaio ben tre gare consecutive vengono rinviate per maltempo. Quando il Piacenza torna in campo trova il Mantova primo in graduatoria e lo batte, ma i virgiliani hanno già preso ampiamente il largo e per i biancorossi sfuma la possibilità dell’aggancio nonostante sei risultati utili consecutivi che valgono il terzo posto finale. Gira bene l’attacco, dove oltre a Tansini si fa notare Bernetti, per la prima volta in doppia cifra con 11 reti. La difesa però appare assai carente soprattutto nell’incerto portiere Orgero che subisce ben 24 gol: solo le tre squadre di fondo classifica hanno fatto peggio.

 

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