INDICE DELLA STAGIONE Il campionato
Franco Cavallini, centravanti e
capitano biancorosso |
STAGIONE 1922/1923 Seconda Divisione Nord girone C Mentre
l’Italia vede peggiorare la propria crisi postbellica che ad ottobre porterà
al potere Benito Mussolini, il Piacenza continua a vivere sul filo delle
ristrettezze economiche, peggiorate dal capitombolo in Seconda Divisione. Dal
punto di vista sportivo, le clausole del Compromesso Colombo inquadravano la
stagione 1922/23 come un’annata di transizione il cui scopo doveva essere lo
snellimento dei campionati. Perciò il campionato di Seconda Divisione a cui
sono iscritti i biancorossi non vede alcuna promozione mentre sono previste
due retrocessioni in Terza Divisione. Diverse
le novità in casa piacentina. Il filone ungherese va di moda: nella primavera
1922 viene provata la meteora Grun, presto uscito di scena insieme con un trainer, tale Turnauer, le cui referenze
vengono definite “generose” e prontamente congedato per far posto alla solita
commissione tecnica. Resiste un anno invece un altro magiaro, Hinko, mezzala
e anche allenatore: le prestazioni non entusiasmanti lo renderanno bersaglio
di numerose critiche a mezzo stampa. La colonia alessandrina perde Papa, che
si trasferisce a Torino per lavoro e chiude con il calcio, ma acquista la
meteora Cabiati e il portiere Orgero, che si cimenta anche nel getto del peso
con buoni risultati. Spuntano numerosi giovani elementi destinati a diventare
“bandiere” del Piacenza prebellico: Bergonzi, Benassi, Massari e Pietro
“Nino” Bolledi, figlio di Sante custode del campo. Boselli, dopo la fuga
all’Inter e la fine del servizio militare, torna nei ranghi ma vivrà una
stagione da comprimario. I
biancorossi sono inseriti in un girone lombardo a cui partecipano tra gli
altri Como e Atalanta. Dopo un precampionato disastroso la vittoria sugli
orobici nella partita d’esordio non trova seguito nelle giornate successive
quando risultati altalenanti e qualche rinvio bloccano la rincorsa al primo
posto. Il finale di stagione è però brillantissimo: cinque vittorie
consecutive nel segno di Cavallini e dell’astro nascente Bernetti portano il
Piacenza al secondo posto, appena un punto dietro all’Atalanta vincitrice del
girone e ammessa alle finali per il titolo (puramente onorifico) di campione
di Seconda Divisione. |