INDICE DELLA STAGIONE Ermanno Fumagalli, prelevato dal Pro
Piacenza, si conferma portiere di punta per la serie C |
STAGIONE 2017/2018 SERIE C girone A La stagione del consolidamento in terza serie (finalmente
tornata al suo nome, serie C) si rivela alquanto complicata. Si parte dalla
conferma di Franzini, per il terzo anno consecutivo, ma la squadra è da
rifondare nella spina dorsale. Salutano tutti i “senatori”: Matteassi lascia
il calcio giocato per studiare da direttore sportivo (entrerà in carica a
dicembre), Franchi e Cazzamalli scendono in serie D, Abbate passa al Pro
Piacenza. In più, Hraiech e Taugourdeau cedono alla corte rispettivamente del
Carpi (in serie B) e dell’ambizioso Trapani. La campagna acquisti è comunque
di livello: il portiere Fumagalli e i centrocampisti Della Latta e
Scaccabarozzi sono tra i migliori elementi della categoria, il cavallo di
ritorno Bini ha maturato esperienza, lo stagionato regista Pederzoli ha
appena vinto un campionato a Venezia. La punta di diamante è l’attaccante
Corazza, reduce da diverse stagioni in serie B ma anche da un brutto
infortunio ai legamenti del ginocchio. Stefano Gatti si sbilancia: “Siamo da terzo posto”. Il pronostico, già ottimista sulla carta, si rivela
utopia all’impatto col campionato. Ci sono evidenti problemi di amalgama
soprattutto a centrocampo, del tutto rinnovato, e diversi protagonisti della
stagione precedente come Romero e Nobile vivono una notevole involuzione. Il
gioco diventa povero, l’attacco non punge e manca la continuità di risultati.
I nuovi acquisti deludono, con le eccezioni di uno strepitoso Fumagalli e
delle rivelazioni Masciangelo e Morosini. Dicembre e gennaio, trascorsi con
un occhio preoccupato alla zona playout, vedono primi sintomi di crisi
persino nel rapporto con Franzini che si destreggia tra moduli e uomini
diversi senza trovare la quadratura. Il mercato invernale porta robusti correttivi, figli
delle lacune emerse e del ritorno pressochè definitivo al 4-3-3. Matteassi
opera quattro acquisti (Pesenti, Corradi, Di Molfetta e il ritorno di
Taugourdeau) che innalzano il tasso tecnico della squadra. Il cammino
continua a essere stentato, ma dopo i due imbarazzanti rovesci esterni contro
Arzachena e Gavorrano il Piacenza ingrana. Perde una sola partita negli
ultimi 11 turni, espugna Viterbo e Siena e si insedia stabilmente in zona
playoff pur non andando oltre l’ottavo posto. Manca sempre un uomo-gol
(Corazza arriva a 10 reti, ma non è un cannoniere di professione), si
compensa con una ritrovata compattezza di squadra che si avvale anche
dell’esplosione del giovane Segre a centrocampo. L’avventura nei playoff, sempre massacranti nella
formula, vede un piccolo progresso rispetto alla stagione precedente. Il
Piacenza elimina Giana Erminio e Monza, prima di fermarsi al primo turno
della fase nazionale (di fatto, gli ottavi di finale) al cospetto di una
Sambenedettese non insormontabile ma più riposata. |