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Cacia

 

Uno dei pochi a salvarsi (come uomo e come calciatore) in un’annata balorda è Daniele Cacia, autore di 18 reti

STAGIONE 2010/2011

 

SERIE B

 

Conquistata la salvezza, si riparte dall’ennesimo cambio tecnico: Ficcadenti, in scadenza di contratto, chiede le stesse garanzie di Pioli, ovvero una squadra costruita per non soffrire. Non cambia la risposta, e il tecnico fa le valigie in direzione Cesena.

Ma oltre a lui lascia anche il direttore sportivo Antonino Imborgia. È un fulmine a ciel sereno, figlio di contrasti con Garilli sulla gestione delle poche risorse disponibili per il mercato. Imborgia aveva orchestrato un’operazione a sorpresa: il ritorno a Piacenza di Daniele Cacia, dopo alcune stagioni negative. Contemporaneamente, però, non vengono riscattati numerosi prestiti: Puggioni, Tonucci, Amodio e Sambugaro, che avevano rappresentato la spina dorsale della squadra. Riccardi non semina ottimismo: “prepariamoci a una stagione di lacrime, sudore e sangue”.

I giocatori di proprietà sono ormai pochissimi, la politica di abbattimento dei costi ha di fatto ridotto all’osso il capitale tecnico. Il nuovo direttore sportivo è Franco De Falco, ex Triestina, e deve operare in condizioni di stretta economia. L’idolo dei tifosi Moscardelli va al Chievo, in cambio di una cifra irrisoria e del mediocre centrocampista Sbaffo. Arrivano solo prestiti e giocatori a parametro zero, tra cui il mediano riminese Marchi e Sergio Volpi, altro gradito ritorno ma ormai sul viale del tramonto.

È solo il primo tassello di un’operazione amarcord, in netta controtendenza rispetto al passato recente dove è stata fatta terra bruciata di uomini simbolo del Piacenza che è stato. Sulla panchina ecco infatti ecco Armando Madonna, bandiera degli anni Ottanta. Ha fatto cose discrete nell’AlbinoLeffe, ma soprattutto si apprezza l’attaccamento alla piazza che lo porta a rifiutare altre offerte.

L’avvio di campionato è un film già visto: due punti in sette partite, Madonna resta al suo posto solo perché non ci sono i soldi per un altro allenatore. Arrivano rinforzi pescando tra gli svincolati: il difensore Conteh e il centrocampista Catinali, che di fatto prende il posto di Volpi. Madonna cambia modulo, si passa al 4-3-1-2 con Guzmán e Graffiedi (finalmente ristabiliti dai loro guai fisici) in appoggio a Cacia. Inizia la lenta risalita, nonostante le continue amnesie difensive; Cacia, rigenerato dall’aria di casa, riprende a segnare con regolarità, Marchi si conferma acquisto-rivelazione. L’Atalanta cade al Garilli dopo una rimonta da 0-2 a 3-2, si va a vincere a Siena allo stesso modo.

Un filotto di 16 punti in 6 partite tra febbraio e marzo fa addirittura sognare ambizioni di alta classifica, invece il baratro è dietro l’angolo. La gara di Bergamo contro l’Atalanta diventerà la partita-chiave della stagione. Si perde malamente e si spegne la luce: negli 11 turni conclusivi il Piacenza vince una sola volta, contro il Sassuolo. È un blackout inspiegabile se visto da fuori, ma le ragioni verranno a galla improvvisamente il 1° giugno. L’ex calciatore Beppe Signori viene arrestato per un giro di scommesse clandestine, l’indagine si allarga immediatamente ed emerge il coinvolgimento dei biancorossi Cassano, Rickler, Gervasoni, Conteh, Catinali e Sbaffo, di un gran numero di ex del Piacenza e anche del ds De Falco. La partita di Bergamo risulta segnata da un accordo tra l’atalantino Doni e alcuni giocatori del Piacenza, Cassano in primis. Lo spogliatoio si era progressivamente disintegrato, lacerato tra il gruppo degli “scommettitori” e chi come Cacia, Volpi e Graffiedi ne vorrebbe l’epurazione; Madonna perde completamente il controllo della situazione.

In questo marasma il Piacenza scivola in classifica e finisce per doversi giocare la salvezza ai playout contro l’AlbinoLeffe del vecchio nemico Mondonico. A Piacenza è 0-0, nella partita di ritorno Cacia e Graffiedi rimontano lo 0-2 iniziale ma non è sufficiente. L’AlbinoLeffe, meglio piazzato in regular season, si salva; il Piacenza retrocede in Lega Pro dopo vent’anni e Garilli minaccia di non iscrivere la squadra al campionato.

 

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