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DELLA STAGIONE Il campionato
Capitan Riccio
disputa l’ultimo dei suoi sette campionati in riva al Po |
STAGIONE 2008/2009 SERIE B Chiusa la discussa gestione Somma, si volta pagina per l’ennesima
volta con l’obiettivo, questa volta dichiarato, di un campionato tranquillo
con le solite linee guida sui giovani e sui costi. Oltre al tecnico,
sollevato dall’incarico già al termine del campionato precedente, salta anche
il direttore sportivo Castagnini che di Somma era stato il maggior sponsor.
Al suo posto si procede a una soluzione interna, con Riccardi che assume di
fatto il ruolo di plenipotenziario dopo aver svolto un corso da direttore
sportivo. I risultati, soprattutto a livello di gestione economica, non
saranno esaltanti. Per la panchina si punta su Stefano Pioli, non confermato
dal Grosseto dopo una buona stagione tra i cadetti. È allenatore giovane e
stimato nell’ambiente, la scelta sembra preludere a un abbozzo di progetto a
medio termine. Anche perché il mercato porta diversi volti nuovi, soprattutto
in attacco: ceduto Simón, non riconfermato Dedič e con Tulli
infortunato (perderà l’intera stagione), arrivano il centravanti Moscardelli,
l’ala Graffiedi e il prezioso bomber di scorta
Ferraro. Riscuote consenso soprattutto il primo, che ha fama di affidabile
attaccante di categoria. Vengono ceduti in serie A Padalino
e Nef, oltre al rumeno Patrascu
che lascia Piacenza dopo sette anni e raggiunge Iachini al Chievo. Pioli
parte con l’idea di un 3-4-3 senza regista, con Riccio affiancato da Tommaso
Bianchi; di fatto la pubalgia condizionerà la stagione del giovane
centrocampista toscano, creando lo spazio per l’esplosione del belga Nainggolan che si impone come una delle rivelazioni del campionato. L’avvio però non è esaltante, e la squadra naviga a lungo
ai margini della zona retrocessione. Il nuovo modulo con la difesa a 3 non
viene assimilato bene; Moscardelli entra in una crisi legata essenzialmente a
questioni tattiche, che lo porta a rendere assai poco in zona gol. A questo
si aggiunge una serie incredibile di infortuni, che riguardano soprattutto i
difensori: Mengoni perde diversi mesi a inizio
stagione, dopo il suo rientro si fanno male Rickler
e Olivi mentre ad Ascoli Anaclerio si infortuna al
legamento crociato. La svolta arriva all’inizio del girone di ritorno,
complice il cambio di modulo (si passa al 4-3-3) e l’innesto del regista
Passoni, giocatore anziano e lento ma rivelatosi fondamentale per dettare i
tempi del gioco. Moscardelli, spostato nel ruolo di punta esterna, diventa
incontenibile; la difesa è più protetta e vede l’esplosione dei terzini Avogadri e Calderoni, prodotti del vivaio. Dopo stagioni
di alti e bassi trova continuità di rendimento anche Cassano, che disputa il
suo miglior campionato: il portiere è decisivo nell’1-1 sul campo del Parma,
nel ritrovato derby del Ducato. È il preludio alla salvezza, arrivata con due giornate di
anticipo grazie alla vittoria sul campo del Pisa. I numeri e il gioco
espresso nel girone di ritorno rendono merito al lavoro di Pioli, ampiamente
apprezzato anche dal pubblico che ritrova almeno in parte il feeling perduto
con la squadra. Si spera in un serio progetto di rilancio, l’aria che tira in
società appare molto diversa: si fa sentire l’assenza (fisica e comunicativa)
di Garilli, e i sogni di un ritorno ad alti livelli
vengono stroncati da Riccardi che parla apertamente di ulteriori
ridimensionamenti. |