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Al primo tentativo Walter Novellino centra l’obiettivo della promozione

 

STAGIONE 2000/2001

 

SERIE B

 

La prima stagione completa sotto il comando di Fabrizio Garilli nasce con un ordine di scuderia chiaro: ritornare immediatamente in serie A. Per questo motivo Marchetti ha carta bianca per portare a Piacenza il meglio sulla piazza, in termini di tecnico e giocatori, e senza badare a spese.

La prima mossa è l’ingaggio di Walter Novellino, un allenatore emergente che viene da successi a ripetizione. Ha portato in A Venezia e Napoli, arriva a Piacenza a cercare il tris. Profeta del 4-4-2, chiede elementi di sua fiducia come il regista Volpi e rigenera il tornante Gautieri, reduce da una stagione disastrosa.

Va completamente ricostruito l’attacco, si punta su due nomi altisonanti per la cadetteria: il ritorno di Nicola Caccia dall’Atalanta, e l’atesino Stefan Schwoch che aveva lavorato con Novellino a Venezia e Napoli. Quest’ultimo però va al Torino e al suo posto arriva il 33enne Palmieri, che si aggiunge alle riconferme di Gilardino (poi ceduto frettolosamente al Verona) e Rastelli. Diverse le cessioni (Manighetti, Mazzola, Buso, più tardi anche Delli Carri) e qualche addio significativo: chiude con il calcio giocato Pietro Vierchowod, e lascia anche Cleto Polonia dopo sette stagioni in biancorosso per approdare alla Sampdoria in cambio di Vittorio Tosto. Per la fascia sinistra torna Tramezzani, rilanciato dalla Pistoiese dopo la sfortunata esperienza inglese.

È un Piacenza che parte con i favori del pronostico, e almeno in avvio tutto fila: tre vittorie consecutive in campionato, girone di Coppa Italia superato in scioltezza, Caccia implacabile sottoporta. La fase centrale del girone d’andata segna però una netta flessione, che scava via via una voragine in classifica: dopo la sconfitta di Venezia i biancorossi sono a -8 dal Cosenza capolista. Il mercato porta rinforzi: l’attaccante Artico subentra al deludente Palmieri, con lui arriva anche l’ex vicentino Ambrosetti a caccia di riscatto dopo il flop al Chelsea. È il preludio a un brusco cambio di marcia: sei vittorie consecutive tra dicembre e gennaio, memorabile quella a Genova contro la Samp di Cagni firmata da una rovesciata di Artico. Il grave infortunio che mette fuori gioco Ambrosetti e due battute d’arresto contro Crotone e Torino all’inizio del girone di ritorno portano un po’ di apprensione, un’altra perentoria striscia di sei vittorie consecutive spiana la strada verso la A. Proprio nel bel mezzo di questa serie scoppia la notizia-bomba: dopo la partita vinta contro la Sampdoria Caccia e Sacchetti vengono trovati positivi al nandrolone, uno steroide anabolizzante che è ritenuto doping sopra un certo dosaggio. Un fulmine a ciel sereno, che priva il Piacenza del suo bomber (sospeso in via cautelare e squalificato per otto mesi, poi ridotti a quattro) proprio nel momento del rush finale, ma Artico lo sostituirà degnamente nelle partite restanti.

Il traguardo serie A non sfugge. Il 27 maggio 2001 Rastelli e Gautieri piegano in rimonta la Sampdoria e consegnano al Piacenza la matematica promozione con due giornate di anticipo. Caccia, nonostante lo stop negli ultimi cinque turni, si laurea capocannoniere del campionato con 23 reti; il portiere e capitano Roma viene premiato come miglior estremo difensore della categoria, ed è il meno battuto del campionato con 26 reti subite.

 

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