COSENZA
– PIACENZA 0-1
Cosenza, stadio
S.Vito, 13 giugno 1993
COSENZA: Graziani, Balleri, Compagno, Napoli (85’ Bonacci),
Napolitano, Bia, Signorelli (46’ Oliva), Catanese, Fabris, De Rosa, Monza. A
disposizione: 12 Federici, 13 Statuto, 14 Gazzaneo. All. Silipo.
PIACENZA: Taibi, Chiti, Carannante (46’
Ferazzoli), Papais, Maccoppi, Lucci, Turrini, Brioschi, De Vitis, Iacobelli,
Simonini (49’ Di Cintio). A disposizione: 12 Gandini, 15 Capparella, 16
Piovani. All. Cagni.
ARBITRO: Trentalange di Torino.
Marcatore: 47’ pt Simonini (P).
A Cosenza si consuma l’ultima pagina
di un campionato esaltante per i colori biancorossi. Cagni, dopo una partenza
al rallentatore, è riuscito a trovare il giusto assetto di uomini e di gioco e
il Piacenza è entrato di gran carriera nel lotto delle pretendenti alla serie
A, dove sono già promosse Reggiana e Cremonese. Per le ultime due poltrone in
Paradiso lottano Ascoli e Lecce appaiati al Piacenza a 46 punti e il Padova a
45. All’ultima giornata, mentre i biancorossi fanno visita ai silani calabresi
(estromessi dalla lotta una settimana prima dalla Spal), il Lecce affronta la
Lucchese mentre Padova e Ascoli danno vita a uno spareggio da brividi. La
vittoria è assolutamente necessaria, ma l’ammucchiata in classifica potrebbe
non farla bastare. I biancorossi sono seguiti nella lunghissima trasferta da un
manipolo di coraggiosi, molti di più restano incollati alle radioline e agli
altoparlanti installati in Piazza Cavalli.
Cagni porta in Calabria una squadra
non al meglio dopo il modesto pareggio interno con la Fidelis Andria. Moretti è
squalificato, Suppa infortunato mentre Carannante stringe i denti per essere
della partita. Il tecnico biancorosso rispolvera Brioschi (al posto del più
canonico Ferazzoli) inserendolo sulla mediana sinistra, mentre Iacobelli si
sistema in cabina di regia. Completa la mini-rivoluzione Simonini schierato al
posto di Piovani febbricitante. L’allenatore del Cosenza Silipo non sta meglio,
visto che ha fuori per squalifica l’attacco titolare Marulla-Negri oltre al
portiere Zunico. Ma l’avvio è tutto dei padroni di casa, avversario ostico e
per nulla disposto a piegarsi alla fame di vittoria del Piacenza. Che subisce,
oltre alla pressione cosentina, due mazzate nel giro di 20 minuti: a Padova
l’ascolano Bierhoff fa doppietta (scavalcando De Vitis in testa alla classifica
marcatori), mentre il Lecce si porta in vantaggio guadagnandosi l’accesso alla
serie A. Del Piacenza non c’è traccia, e allora il capitano suona la carica: De
Vitis si inventa un’acrobazia delle sue e centra la traversa piena. E’ il
segnale che la ruota del destino gira dalla parte giusta: i biancorossi
prendono campo, e a Padova Simonetta rispolvera quel sinistro che fece le
nostre gioie per rimettere in corsa anche i biancoscudati. Al minuto 47 del
primo tempo l’apoteosi è completa: De Vitis libera Simonini davanti alla porta.
Fulvio da Passirano non sbaglia come troppe volte aveva fatto in passato: collo
esterno destro imprendibile per Graziani, Piacenza in vantaggio. Esplode
l’esultanza dei tifosi in Calabria e in Emilia. La classifica avulsa dice che è
spareggio con l’Ascoli, ma c’è ancora un tempo da giocare.
Carannante non ce la fa e resta negli
spogliatoi sostituito da Ferazzoli (con Brioschi terzino). Silipo prova a
forzare con il giovane puntero Oliva e Cagni, costretto a sostituire Simonini
per un colpo alla testa, gli sguinzaglia dietro Di Cintio. Si soffre con un
occhio al campo e un orecchio alla radio in attesa di notizie da Padova. Taibi
ci mette del suo nel tenere il vantaggio, poi è salvato dalla traversa sulla
zuccata dello stopper Napolitano; ma a far esplodere ancora una volta i tifosi
biancorossi è la notizia del pareggio del Padova. A quel punto saremmo in serie
A, ma bisogna resistere agli assalti del Cosenza che non molla. C’è anche un
accenno di invasione di campo prima che Trentalange fischi la fine delle
ostilità. Non c’è bisogno di sapere che nel frattempo il Padova alla ricerca di
un miracolo disperato ha completato la rimonta vincendo: siamo in serie A, il
miracolo è avvenuto. L’aereo che riporta i biancorossi a Parma diventa una
bolgia di entusiasmo, i tifosi che aspettano al piccolo aeroporto non sono da
meno e portano Cagni in trionfo. Un’apoteosi in biancorosso.
In alto:
il nutrito gruppo di tifosi biancorossi giunti fino a Cosenza per seguire la
squadra in una giornata storica;
in basso:
così titola “Libertà” il giorno dopo la grande impresa.
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